La morte vista dai vivi
In ambito esistenziale ogni cosa ha un inizio ed una fine, e questo è ampiamente conosciuto e dovrebbe pertanto poter essere gestito in modo naturale, per come la vita prevede il ciclo di esistenza, ma non è sempre così purtroppo, la elaborazione del lutto resta un argomento molto evitato e quindi poco trattato.
Vediamo secondo la psicologia diciamo classica quali sono le principali fasi del dolore e della elaborazione del lutto o perdita.
A fine anni ’60, nel 1969, la psichiatra svizzera Elizabeth Kùbler Ross ha elaborato una teoria circa le fasi della elaborazione del lutto, che sono tuttora seguite dalla psicologia classica attuale, e che sarebbero le fasi che una persona si trova ad affrontare dopo una perdita, in linea di massima con tempi e modalità che possono variare in relazione al singolo caso.
Le 5 fasi del lutto evidenziate in sintesi sono:
- rifiuto o negazione, è una forma di difesa come prima reazione, non ci credo;
- rabbia, perché è successo a me, cosa abbiamo fatto di male per meritarlo;
- patteggiamento, si cerca di riprendere l’equilibrio con una fase di alti e bassi;
- depressione, stato di tristezza con tutte le correlazioni di questo stato;
- accettazione, il tempo è grande medico e si volta pagina.
Di fatto lutto di per sé indica uno stato d’animo che può essere causato anche da abbandono o separazione, e chi ha provato una simile situazione ne conosce le varie fasi e le manifestazioni sia
interne che esterne. L’unico modo è accettare la situazione e reagire, in merito al tempo è decisamente variabile.
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